Associazioni di Torricella
Circoli e associazioni nel corso degli anni
I MEMBRI DELLA CASA DI CONVERSAZIONE – 1917
E IL CIRCOLO BELLINI – 1922
by Antonio Piccoli
(Torricella, giugno 2005)
Avevo queste due foto che ritraevano gruppi di persone, una del 1917 con i membri della “Casa di Conversazione” raggruppati davanti alla sede di Gilberto Porreca e la seconda del 1922 del “Club Bellini” che mostra un gruppo di uomini fotografati a Sant’Antonio in aperta campagna.
Volevo tentare di dare i nomi a quei volti a me sconosciuti e così ho cercato di parlare con piu persone possibili di età avanzata. Pian piano, con verifiche incrociate, insieme abbiamo riconosciuto molti uomini i cui nomi risuonavano anche alle mie orecchie per averli qualche volta sentito parlare. Sicuramente erano quelli piu in vista oppure quelli che erano vissuti piu a lungo.. Certo sono passati 80 anni e quelli che piu o meno ricordano cominciano a scarseggiare.
Peccato che questa ricerca è cominciata solo da poco tempo, forse già 5 anni fa il lavoro sarebbe stato più semplice. Fra un pò nessuno ricorderà piu niente di quegli anni
Per fare un viaggio a ritroso nel tempo bisogna innanzitutto andare a leggere i due articoli pubblicati sulle newsletter degli Amici di Torricella, quello di Ida Fadelli dal titolo “Nel diciannove “ e quello di Gianni Materazzo dal titolo “Il merlo del villaggio “. Se si va sul vecchio sito e si clicca su “Amici di Torricella” (versione italiana) si possono vedere molti articoli del Notiziario, pubblicati tra il 1988 e il 1994, molti dei quali tradotti anche in inglese, tra cui i due citati sopra, in cui è chiaramente rappresentata la vita di quei giorni.
Torricella contava circa 6.000 abitanti, c’erano molti negozi di stoffe e altri di ferramenta, c’erano 4 banche di cui una privata, la Cassa Agraria, fatta da due persone benestanti di Torricella. Il paese di oggi è piccola cosa rispetto a quello di cento anni fa. Era il centro commerciale di tutta la zona. A Torricella venivano da Pizzoferrato, Gamberale, Montenero, Colledimacine, Gessopalena e dagli altri paesi del circondario sia per comprare al minuto e sia per comprare all’ingrosso . A Torricella c’era la pretura, il carcere, il comando dei carabinieri, le scuole medie, il notaio, la farmacia, c’era anche un gestore dell’energia elettrica per Torricella e tutto il circondario, il frantoio ed il mulino, proprio come un grosso centro commerciale e agricolo.
E sembra che ci fosse anche un forte stile di vita con le Associazioni culturali. Esistevano due circoli utilizzati nel tempo libero; i membri del primo, la “Casa di Conversazione“, appartenevano alla classe media più agiata, formata da persone importanti, laureate e dai mercanti più ricchi.
La sede, secondo alcuni, era nei locali dell’attuale Snack Bar, mentre secondo altri, come la signora Ida Fadelli, stava sotto casa sua che, dalla descrizione che ne fa lei, doveva essere la casa dei Persichetti, che sta di fronte allo Snack bar. In verità la foto del gruppo fotografato nel 1917 è stata scattata poco più su della casa dei Persichetti, davanti al negozio di alimentari che tempo fa era di Gilberto Porreca, quindi vicino alla sede sociale.
Nei locali dello Snack bar invece c’era il negozio di Calzone , forse il piu grosso negozio della Torricella di allora. Vendeva di tutto, in particolare le stoffe.
Può darsi comunque che abbiano ragione entrambi perché nel frattempo vi fu “la rivoluzione” del 1919, descritta nell’articolo di Gianni Materazzo. Essa fu fatta sull’onda della rivoluzione di ottobre e le gesta dei bolscevici, da alcuni reduci della guerra del 15-18 uniti ai contadini poveri e affamati. Questi “rivoluzionari” combinaro grande scompiglio tanto che furono chiamati i rinforzi da Casoli e da Lama per sedare la sommossa. Fra l’altro assalirono tutti i negozi presenti a Torricella e proprio il negozio di Calzone ebbe la peggio tanto che avendo tutta la merce distrutta e rubata, non riaprì più. Pertanto potrebbe essere che dopo questi fatti incresciosi, il circolo si trasferì nel palazzo di fronte, con i locali piu grandi e confortevoli.
L’altro circolo era chiamato il “Circolo Bellini” . i soci appartenevano alla classe dei commercianti e degli artigiani e per lo più pare di idee socialiste. La sede era nei locali a piano terra della casa di “Mastridenate”, la casa natale di Vincevo Bellini senior.
In tutti e due i circoli c’era un piccolo bar, la sala con il biliardo e la sala delle riunioni dove normalmente si giocava a carte.
In verità il “Circolo Bellini” prima del 1922 si chiamava “Circolo della Rimembranza” ma siccome questo nome si rifaceva ai moti risorgimentali, per non avere problemi con i fascisti si cambiò in un più anonimo “Circolo Bellini”.
I soci fondatori del Circolo Bellini furono 10, di essi si ricordano Antonio Porreca, l’ideatore della Pineta, Artidoro De Marinis, Peppino de la rumana, Peppino di ciufielle, Luigi Piccone de la penna, Peppino Manzi, Quirino De Laurentis.
Ambedue i circoli erano esclusivi e per entrare si doveva essere accettati . Le donne entravano solo in occasione delle feste organizzate, a natale o in qualche occasione particolare.
Le foto di gruppo di questi due club, ma soprattutto quella della “Casa di Conversazione“, danno l’idea che per alcuni torricellani la vita fosse piuttosto confortevole. Basta guardare come sono vestiti per capire il loro livello di benessere.
Anche i signori del “Circolo Bellini” sono a loro modo eleganti e vestiti bene e sono ritratti in occasione di una festa di campagna, la località dovrebbe essere il Tiro a segno.
Secondo alcuni, la foto degli uomini della “Casa di Conversazione” è stata scattata in occasione del ritorno a casa di alcuni ufficiali e sottoufficiali dell’Esercito Italiano in licenza.
La popolazione attuale è di circa 1.500 abitanti.
[2] Risorgimento – movimento nato all’inizio del XIX secolo che portò alla proclamazione del Regno d’Italia (1861) e infine all’unificazione (1871).
Traduzione per gentile concessione di Marion Apley Porreca
1917
Colonello = Colonel
Family nickname – ciufielle.
Don Vincenzino – Lavorava nella bottega di Don Roberto Porreca.
Don Antonio Aspromonte – Sposa Donna Leonilde e acquista il negozio di tessuti precedentemente occupato da De Stefanis.
Nicola Porreca di ciufielle – Aveva un negozio di ferramenta dove ora c’è Il Grottino Bar.
Don Michele Persichetti – Ufficiale militare, chirurgo, presidente della Provincia di Chieti.
Don Gilberto Porreca – Parroco di Torricella.
Professor Don Vincenzo Di Paola, maestro di Giovanni Pascoli (1855-1912), uno dei più acclamati poeti italiani.
Banner at lower right: “Torricella Peligna 20 MAGGIO 1917”
Circa 1920
Foto di un gruppo di uomini di Torricella appartenenti al Casa Di Conversazione.
Si riconoscono : il signore seduto sulla sedia a sinistra è Antonio Porreca Aspromonte detto “paparascianne”, il terzo in piedi sopra paparascianne e Don Michele Persichetti, il 5° è Don Alessandro Madonna, L’11° seduto sulla destra è Antonio Teti , di fidiriche.
Album di Maretta Manzi
1922
Fontaniere comunale = idraulico della città.
Sarto = sarto.
Negozio per calzolai = Negozio di scarpe.
Padre di Antonio = Padre di Antonio Piccoli.
Macelleria = Macellaio.
Sali e tabacchi = Negozio di sale e tabacchi.
Negozio di vini, cantina = Enoteca e bar.
Orefice = Gioielliere.
Geometra, sindaco di Torricella anni 50 = Geometra e sindaco di Torricella negli anni Cinquanta.
Soprannomi di famiglia: minnarello, rusario, ciufelle, mastredinate, penne, rumana, nuario.
Mingo = abbreviazione di Domenico.
1965
Festa della Guardia Alpina
Nicola Di Loreto, Rocco Piccoli con la due botte*, Domenico Piccone, Marziale D’Amico, Francesco Antrilli , Franchino Di Luzio, Camillo Di Paolo, Franchino Di Paolo, Nicola D’Ulisse di miscarielle, Barchiesi, Guido Carapella, Domenico Evangelista, Nicola Di Paolo di siddere, Carmine Turchi di lu sorde, Gaetano Di Pentima di cecche.
Una piccola fisarmonica con solo due tasti dei bassi Era molto usata per accompagnare le canzoni popolari e per suonare “il saltarello”, un tipico ballo abruzzese.
2006 – L’associazione Alpini con l’associazione Pegaso
Pegaso è un’associazione di volontari con sede ad Altino (Chieti) e una sezione a Torricella. Molti degli alpini e dell’associazione Avis partecipano anche alla Pegaso. Fanno servizio di assistenza e protezione civile. Hanno anche un’ambulanza per portare i malati all’ospedale di Casoli, e la mattina fanno un servizio navetta per portare le persone anziane al poliambulatorio che sta a S. Antonio, un po’ lontano dalla piazza.
Album: Sezione Alpini di Torricella (Alpine Guard Association of Torricela)